Capodimonte Porcellana

Prodotti

Manifatture Capodimonte. La porcellana di Carlo IV

Nel 1734, a Palermo, Carlo di Borbone fu incoronato re di Napoli e Sicilia con il nome di Carlo IV. Qualche anno più tardi il re si unì in matrimonio con la figlia del re Augusto III di Sassonia e nipote di Augusto II, creatore della fabbrica di Meissen, primo fabbricante europeo di porcellana in pasta dura. Questa unione risveglio nel sovrano l’interesse per la porcellana, tanto che, dopo averne scoperto i segreti, decise di installare una piccola officina in un’ala del suo palazzo. Nel 1743 Carlo IV fece costruire una fabbrica di porcellana nel Reale Bosco di Capodimonte, vicino Napoli. Giuseppe Gricci fu il grande artefice di Capodimonte durante i primi anni di produzione della porcellana, coadiuvato da chimici tedeschi come Gaetano Schepers e i più importanti pittori di corte, come Giovanni Caselli e Giacomo Nani. Il figlio e successore di Carlo sul trono di Napoli, Ferdinando IV, ereditò dal padre la passione per la porcellana e, nonostante Carlo avesse dismesso la fabbrica di Capodimonte dopo essere stato eletto re di Spagna, Ferdinando fece costruire una nuova fabbrica a Villa Portici, che sostanzialmente rappresentò la prosecuzione della produzione di Capodimonte. Oggi Capodimonte non individua più una singola fabbrica, ma è un marchio sotto il quale si raggruppano alcune tra le migliori fabbriche di porcellana d’Italia, nel rispetto della tradizione iniziata da Carlo IV in quella famosa località.