METAFORA DI PROTEZIONE E DI IMMORTALITA’
YU-CHI ovvero “quello che può esistere di più prezioso”. E’ questo il nome con cui viene chiamata la giada in Cina, luogo in cui questa pietra è da sempre simbolo di immortalità. I cinesi avevano la consuetudine di porre dei pezzetti di giada nelle fondamenta delle case, per preservarle da calamità naturali e assicurare serenità a chi vi abitava. La giada color verde smeraldo è la più rara e la più preziosa e proviene dalla Birmania del nord: l’ultima imperatrice cinese, Tsu-Hui, introdusse l’obbligo per i commercianti birmani di sottoporre a corte i pezzi migliori, per cui questo tipo di giada ha preso il nome di “giada imperiale”. Esiste anche un altro tipo di giada, la nefrite, meno preziosa, più chiara, biancastra e talvolta tendente al color malva. I giacimenti di nefrite si trovano in America (Alaska, Stati Uniti, Messico, Rio delle Amazzoni), in Asia (Siberia, Corea), in Africa (Zimbawe), in Nuova Zelanda, che ne vieta però l’esportazione. Le leggende orientali su questa pietra sono di antica tradizione, tanto che in Cina è consuetudine donare qualcosa di giada ad un nascituro, quale protezione e augurio di prosperità. Inoltre è impiegata per infondere le cinque principali virtù: coraggio, senso della giustizia e della carità, modestia e saggezza. Confucio diceva che la giada rappresenta il ricordo, lo specchio dell’integrità anima-mente.