Catene, sautoir e collier

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Catene, sautoir e collier. Continui revival nella moda degli anni Sessanta e Settanta

La storia riconosce alla collana una sintesi di simbologia legata al potere, in particolare la sua lunghezza ne era espressione: solo i sovrani sfoggiavano lunghe catene d’oro, simbolo appunto di onorificenze reali. Queste catene sono le antesignane del più celebre sautoir che divenne il gioiello più popolare nell’Ottocento, periodo in cui il suo valore era però legato ad una funzione di supporto per accessori come un orologio, un ventaglio o un paio di occhiali. Nei primi del Novecento, con la nscita dello stile liberty, la catena lunga arricchita da un pendente importante diventa un must per la moda dell’epoca. Coco Chanel scopre la schiena delle donne con profonde scollature che immediatamente diventano spazio espressivo per sautoir indossati all’incontrario. Negli anni Quaranta e Cinquanta, il collier ruba la scena alle collane lunghe e diventa un gioiello aristocratico, da indossare solo in occasioni serali. Il primo revival della catena lunga si ha invece negli anni Sessanta, periodo in cui una vera e propria rivoluzione dei costumi sdrammatizza la collana con l’uso di materiali non sempre nobili e la trasforma in un gioiello fruibile sempre, in ogni occasione e a qualsiasi ora. Si evolve così l’idea della collana anche nella fantasia dei gioiellieri dell’epoca, i quali rendono intercambiabile il pendente: ancora una volta la collana si trasforma in un sautoir destinato ad accogliere e valorizzare ad un altro gioiello.